Hotel Rigopiano, la fine dell’incubo per i superstiti

 

È Adriana, la moglie di Giampiero Parete, il superstite della slavina all’hotel Rigopiano, la donna salvata con suo figlio Gianfilippo dai soccorritori. «Andate da mia figlia è nella stanza accanto», ha implorato la donna ai soccorritori, che ora cercano Ludovica, la bambina.
Giampiero e Adriana abitano a Montesilvano (Pescara) ed erano in vacanza con i figli a Rigopiano. Insieme a tutti gli altri ospiti dell’albergo,avevano pagato e avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire non appena fosse arrivato lo spazzaneve. Lui è stato dimesso e ha già riabbracciato la moglie e il figlio, che si trovano attualmente in osservazione nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Pescara.

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«Appena ci hanno visto erano felicissime e non sono riuscite a parlare. Dagli occhi si capiva che erano sconvolte positivamente per averci visto. Ci hanno abbracciati: c’è stata una fortissima felicità», ha raccontato il soccorritore alpino della Guardia di Finanza Marco Bini. «Li abbiamo trovati nel vano cucina, e poi abbiamo salvato le altre persone».

Salvi anche tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell’Hotel. Sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e del loro bambino di 7 anni. Lo conferma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, che cita fonti «dei familiari e delle forze di polizia».

Il primo gruppo di persone individuate sotto le macerie dell’hotel Rigopiano si sarebbe trovato nella zona ricreativa dell’albergo, dove c’erano il bar e la sala biliardo. Lo dice il sindaco di Farindola, Ilario Lacchetta, aggiungendo che la situazione è in continua evoluzione. «Con quella slavina non c’era alcuna possibilità. È davvero un miracolo», ha aggiunto sottolineando che i soccorritori stanno lavorando in condizioni difficilissime con il rischio di nuove valanghe e la nebbia che è scesa sulla zona.


https://youtu.be/sT47FDFsd50

FONTE: Il Mattino..